Portare la storia locale fuori dagli archivi e dai musei: una app in realtà aumentata può dare voce direttamente a luoghi e monumenti per rendere più interattiva e interessante una visita turistica. La cittadina di Port Jefferson (New York) ha deciso di rendere più accessibile la propria storia in questo modo. Installando una mobile application si possono inquadrare vari luoghi e strutture d’interesse, e accedere a diversi tipi di contenuti: foto d’archivio e notizie, sia in forma di breve testo che appare sullo schermo, sia fornite da una voce narrante che accompagna la visita, mostrano come erano quei luoghi cinquanta, o anche cento anni fa.

I materiali di archivi, biblioteche e musei portano la storia locale direttamente nei luoghi grazie alla realtà aumentata.

Fonte: http://www.portjeff.com/2013/06/the-port-jeff-portal/

La realtà aumentata non arricchisce solo il presente e il futuro. Anche il passato, con le sue immagini preziose e testi spesso sconosciuti, può essere riportato in vita da questa tecnologia. La visualizzazione di contenuti a partire dal luogo fisico in cui ci si trova, resa possibile dalla geolocalizzazione, risulta evidentemente molto utile nei servizi rivolti al cittadino o al turista. Ma può svolgere un ruolo molto importante (e meno scontato) anche nel risvegliare l’interesse degli utenti per eventi storici avvenuti in luoghi ben determinati, e magari poco noti.
Quando a questo potenziale viene sommato quello della dimensione del gioco, l’efficacia è assicurata. Ad utilizzare queste risorse con uno scopo ben preciso è stata l’organizzazione americana ConverJent, impegnata nello sviluppo di giochi digitali (ma non solo) per l’insegnamento e la diffusione della cultura ebraica.

“Jewish Time Jump: New York” è, infatti, un mobile game che, grazie alla realtà aumentata e ad un sistema di localizzazione GPS, fa fare un vero e proprio salto indietro nel tempo al giocatore, precisamente nella New York dell’inizio del 1900. L’obiettivo è quello di riportare alla luce, simulando la conduzione di un’inchiesta giornalistica, la storia, poco conosciuta, di una grande rivolta contro le condizioni di lavoro nelle fabbriche tessili della città, guidata soprattutto da giovani operaie ebraiche. Gli strumenti a disposizione sono reperti, giornali e documenti che appaiono sullo schermo dello smartphone o del tablet mano a mano che il giocatore esplora il Greenwich Village, alla ricerca di indizi. L’interattività, garantita anche da interviste virtuali con i protagonisti della vicenda, contribuisce a creare la sensazione di essere parte attiva di un documentario.
La realtà aumentata offre dunque un modo del tutto di nuovo di vivere i luoghi e la loro storia.

Fonte: http://www.converjent.org/jewish-time-jump-new-york_page/get-the-game/

La pubblicità aumentata che diventa arte

La pubblicità ha come obiettivo principale quello di stupire. Magari anche solo per un dettaglio: un’immagine, un volto, uno slogan, persino un suono, che però devono colpire l’attenzione e rimanere impressi nella memoria. L’advertising, infatti, è un settore sempre alla ricerca di nuovi stimoli.

Sono sempre di più i marchi che decidono di utilizzare la realtà aumentata per coinvolgere i loro potenziali clienti in esperienze più appassionanti che guardare uno spot, la pagina di una rivista o un cartellone lungo le strade di una città. Una delle tendenze di maggiore successo è quella di sfruttare la grande diffusione dei dispositivi mobili, tablet e smartphones, per fare in modo che gli utenti possano accedere a contenuti aggiuntivi proprio mentre camminano per la città e si imbattono in uno di quei grandi cartelloni che ricoprono intere facciate dei palazzi cittadini.

Tra i settori più attratti da questa tecnologia ci sono naturalmente quelli che da sempre si concentrano sulla costruzione di un’esperienza di consumo percepita come unica. La moda è uno di questi. Collegare il proprio brand a immagini che evochino il mondo dell’arte è una strategia di marketing che non può che essere valorizzata al massimo con l’uso della realtà aumentata.

DKNY, il famoso marchio di abbigliamento americano, ha fatto proprio questo quando ha deciso di reinterpretare un proprio storico billboard. Il grande manifesto che campeggiava all’angolo di Houston Street, a New York, con l’orizzonte di Manhattan e la Statua della Libertà in bianco e nero visti attraverso le quattro lettere del logo, era diventato un’icona della città.

A cinque anni dalla rimozione, il brand riporta in vita quel simbolo reinterpretandolo attraverso dieci installazioni artistiche da posizionare nel contesto di altrettante città del Mondo (New York, Londra, Milano, Parigi, Dubai, Kuwait city, Hong Kong, Shanghai, Seoul e Tokyo). Queste opere verranno poi aumentate: con una app per iOS e Android, infatti, gli utenti potranno scattare una foto delle installazioni e vedere alcuni video contestuali che le riguardano.

La realtà aumentata contribuisce quindi a portare in vita l’advertising “d’autore” in tutto il Mondo.

 

Installazione di realtà aumentata a New York

Installazione a New York

Installazione a Londra

Installazione a Londra

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Fonte: http://www.dknyartworks.com/

 

Experenti mette la magia della realtà aumentata al servizio dell’esportazione dell’eccellenza del made in Italy nel mondo.

We made in Italy” è un progetto nato dalla collaborazione con l’omonimo consorzio di quattro società italiane specializzate nella fotografia, stampa e comunicazione innovativa di qualità, Co.me, Ditre Group, Favini e Gruppo Padovana; queste quattro aziende hanno portato a New York un nuovo modo di comunicare l’eccellenza che contraddistingue lo stile italiano nell’architettura, nella storia dell’arte e nella cucina proprio grazie alla realtà aumentata.

Il punto di partenza di un percorso che si serve sia della carta che del digitale, è un taccuino di viaggio che illustra il progetto We Made in Italy attraversando quattro città italiane che sono altrettante tappe fondamentali della storia e dell’evoluzione della creatività del nostro paese: Torino, Firenze, Venezia e Palermo.

Experenti ha reso tangibile questo viaggio virtuale presentando un aggiornamento della piattaforma che permette, inquadrando una speciale scheda, di vedere l’immagine in 3D di uno dei simboli dell’arte rinascimentale italiana più famosi nel mondo, il David di Michelangelo.

L’esperienza dello stile del made in Italy viene così arricchita dalla realtà aumentata.

Per ulteriori informazioni: http://www.wemadeinitaly.org/

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