il sistema in realtà aumentata ComeBack di Hateya

Non solo giochi e simulazioni 3D. La realtà aumentata applicata ai dispositivi indossabili, come dimostra il costante interesse che ruota attorno ai Google Glass, si presta a una grande varietà di impieghi, grazie, soprattutto, a due caratteristiche fondamentali: la possibilità di interagire con altre risorse a distanza e quella di inviare comandi e visualizzare contenuti aggiunti alla realtà circostante lasciando le mani libere.
Uno dei progetti più recenti e interessanti è quello ideato dal gruppo belga Hateya, costituito da quattro studenti di informatica arrivati alle fasi finali della Microsoft Imagine Cup 2013: il sistema “ComeBack”, che integra una serie di sensori e computer incorporati nella divisa con uno speciale equipaggiamento di elmetto e occhiali in realtà aumentata, è costruito per aiutare i pompieri che intervengono in edifici in fiamme a ritrovare velocemente la via d’uscita.

sistema in realtà aumentata ComeBack per pompieri

Il sistema “ComeBack” composto di sensori, elmetto protettivo e occhiali in realtà aumentata. Fonte Hateya http://www.hateya.be/

 

I sensori registrano con precisione il cammino effettuato dal pompiere all’interno dell’edificio e trasmettono i dati, attraverso segnali wireless, alla componente “backoffice” del sistema: un monitor collocato all’esterno dal quale è possibile visualizzare in tempo reale sia i percorsi che le informazioni ambientali relative alle attività nella struttura. Quando un vigile del fuoco non riesce a trovare la strada per uscire da un edificio a causa del fumo, può attivare il sistema “ComeBack” premendo un pulsante collocato sulla giacca della propria divisa: gli occhiali in realtà aumentata, quindi, proietteranno sul campo visivo le indicazioni per ripercorrere a ritroso il tracciato dei passi fatti in precedenza. Il sistema è inoltre provvisto della capacità di connettersi ai dispositivi usati dagli altri pompieri presenti nella struttura, creando una rete di soccorso nel caso in cui qualcuno perda la connessione con l’assistenza fornita dal backoffice. Il futuro sviluppo del progetto potrebbe prevedere anche il monitoraggio video degli interventi, grazie a una telecamera collocata sul dispositivo.
Un sistema di orientamento “a briciole di pane” viene così arricchito, grazie alla tecnologia, da una preziosa rete di assistenza a distanza. La realtà aumentata provvede dunque ad aggiungere informazioni importanti in tempo reale ai dati ambientali naturalmente percepiti dalle persone in situazioni di emergenza.


Fonte: http://www.hateya.be/