Durante i momenti più bui del lockdown abbiamo desiderato tutti un visore che in pochi secondi ci avrebbe permesso di uscire di casa e viaggiare virtualmente. Proprio per questo motivo le vendite dei visori VR aumenteranno nel 2020. Molti utenti hanno potuto comprendere le qualità delle tecnologie immersive grazie alla quarantena forzata, ed il settore è cresciuto rapidamente.
L’IDC (International Data Corporation) stima infatti che nel 2020 le vendite di visori aumenteranno del 23,6% rispetto al 2019. La crescita nel lungo termine (2020-2024) è ancora più sensazionale con un tasso annuo (CAGR) che supera l’80%. Inoltre la percentuale di giocatori su Steam dotati di visore VR è aumentata del 50% solo nel mese di aprile. Il punto di svolta della realtà virtuale è arrivato.
La crisi causata dal Coronavirus potrebbe quindi segnare il trionfo della realtà virtuale, facendo diventare la tecnologia un fenomeno di massa. Il lockdown ha costretto morte persone allo smartworking, facendo loro apprezzare l’ambiente di lavoro da remoto. Una realtà da cui sarà molto difficile tornare indietro. Molte aziende stanno fantasticando su come renderle lo smartworking più immersivo ed interattivo rispetto alle classiche piattaforme di videoconferenza. Una modalità potrebbe essere appunto la realtà virtuale, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa.
Oculus, società leader nella produzione di visori VR, ha infatti annunciato da poco due nuove applicazioni pensate per il mondo del lavoro: Immersed e Spatial. Immersed crea uno spazio di lavoro VR senza distrazioni, con possibilità di inserire più schermi, anche condivisi con i colleghi. Spatial è una piattaforma di conferenze in VR che inserisce nella stessa stanza virtuale tutti i partecipanti al meeting. Nei prossimi tempi questi strumenti saranno destinati a diffondersi come Skype e Zoom.
I nuovi visori VR post lockdown
Dopo la fine del lockdown, hanno cominciato a proliferare una miriade di nuovi visori VR, più performanti, più leggeri e a prezzi più abbordabili. Ad esempio XRSpace Mova nasce come il rivale più agguerrito dell’Oculus Quest, con qualità grafica e potenza più elevate. Interessante anche la possibilità di creare il proprio avatar che replica le espressioni facciali e sincronizzazione del movimento delle labbra quando la persona parla.
Dopo la fine del lockdown, hanno cominciato a proliferare una miriade di nuovi visori VR, più performanti, più leggeri e a prezzi più abbordabili. Ad esempio XRSpace Mova nasce come il rivale più agguerrito dell’Oculus Quest, con qualità grafica e potenza più elevate. Interessante anche la possibilità di creare il proprio avatar che replica le espressioni facciali e sincronizzazione del movimento delle labbra quando la persona parla.
È stato annunciato anche il nuovo visore di HP, il Reverb G2, che arriverà nel prossimo autunno. Si tratta di una nuova evoluzione del modello attuale G1 pensato per essere più confortevole e più intuitivo nell’utilizzo.
Infine è stato presentato anche il nuovo visore entry level di Lenovo, il Mirage VR S3, in cui è stata inserita la modalità “Classroom VR” dedicata alla formazione scolastica da remoto.