Passeggiare in una foresta incantata in mezzo a creature fantastiche: quante volte lo abbiamo sognato da piccoli? Ora che siamo adulti abbiamo anche una possibilità di rendere questo sogno realtà, grazie allo spettacolo “Dark Wood Dragon Quest”, il primo evento teatrale con elementi di realtà aumentata del Regno Unito.

Dal 7 ottobre al 1° novembre 2015, infatti, nel Monikie Country Park di Angus, Scozia, sarà possibile prendere parte a questo incredibile evento: scaricando un’app sul proprio smartphone, i partecipanti saranno in grado di passeggiare per il parco, illuminato e addobbato per l’occasione, in mezzo a creature fantastiche quali fate, goblin e troll grazie alla realtà aumentata. In pratica, inquadrando le porzioni di bosco sarà possibile vedere e fotografare magiche creature, che potranno poi essere condivise con familiari e amici tramite i social media. Tutto questo fa parte di una storia con trama più ampia: i partecipanti, tramite indizi e risolvendo rompicapi e indovinelli, dovranno trovare dove si cela l’antico Drago.

L’applicazione è stata ideata da Vision Mechanics e creata con l’aiuto dei laureati in animazione del Duncan of Jordanstone College of Art and Design, Dundee, che hanno trasposto alcuni modelli 3D all’interno del mondo reale rendendoli fruibili da tutti grazie alla realtà aumentata; tuttavia, lo spettacolo potrà essere apprezzato anche da coloro che non hanno uno smartphone, come affermato anche dal direttore artistico di Vision Mechanics. Symon Macintyre: “Volevamo investire sui talenti locali per creare la parte tecnologica del progetto ma, anche senza smartphone o tablet, gli spettatori avranno la possibilità di apprezzare un mare di installazioni fisiche interattive ed emozionanti e un mucchio di creazioni teatrali tradizionali da vedere ed esplorare nella notte.”

Questo evento sarà di certo uno dei più attesi in UK, e anche Jim Clarkson di VisitScotland sembra non riuscire a nascondere un certo entusiasmo: “Ogni anno, Angus dà il benvenuto a visitatori provenienti da tutto il mondo, ma sono certo questa sia la prima volta che ci ritroviamo a ospitare così tante creature mitologiche.”

Che dire? Non vediamo l’ora di sbirciare le foto dello spettacolo!

Invisibili con la realtà aumentata

Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha desiderato indossare il mantello dell’invisibilità di Harry Potter?

Se la risposta è si sappiate che oggi potreste magicamente essere anche voi invisibili con la realtà aumentata. Alcuni studiosi dell’Università medica Svedese, l’Istituto Karolinska, hanno condotto un interessante esperimento che ha visto protagonista la realtà aumentata, utilizzata per rendere “invisibili” le persone coinvolte.

All’incirca cento i volontari che hanno vissuto questa esperienza “magica”, ai quali gli scienziati hanno lasciato credere che grazie alla realtà aumentata il loro corpo sarebbe scomparso dalla vista, diventando totalmente invisibile.

Ai partecipanti sono stati fatti indossare dei visori per la realtà aumentata, ed è stato chiesto loro di rivolgere lo sguardo verso il basso e di guardare in direzione di dove avrebbero dovuto essere i propri piedi.

Incredibile ma vero, nessuno dei partecipanti riusciva a vedere il proprio corpo.

Ma lo sappiamo tutti che dietro ogni magia vi è un trucco, i visori erano stati progettati in modo tale da regalare a chi li indossava la sensazione di invisibilità, negli occhiali era stata inserita l’immagine di un altro visore posto difronte, che inquadrava il pavimento vuoto. I ricercatori hanno poi utilizzato dei pennelli, per susicitare e studiare le sensazioni dei partecipanti, con un pennello toccavano il corpo del soggetto e l’altro veniva posto nella visuale del secondo visore, nonostante la persona coinvolta sentiva al tatto il pennello non riusciva a vedere comunque il suo corpo, e si alimentava così la convinzione di essere davvero invisibili.

Poiché il fine dell’esperimento era quello di studiare gli effetti psicologici della cosa, e rilevare i vari cambiamenti del corpo in relazione alle emozioni provate, sono stati utilizzati oltre ai pennelli altri tipi di oggetti, tra cui dei coltelli.

Il ricercatore con il coltello in mano esercitava forti movimenti, ovviamente nello spazio vuoto, ciò ha provocato l’aumento della frequenza cardiaca, della sudorazione e il livello di stress dei volontari.

Sulla base di quanto emerso da questo esperimento, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che questo sistema d’invisibilità basato sulla realtà aumentata, può avere un effetto terapeutico per tutte le persone che soffrono di ansia e timidezza sociale, infatti si è visto come chi credeva di essere invisibile era meno stressato in pubblico, e come  la mente si lasci influenzare dall’idea di invisibilità.

Chissà che da un esperimento, che sembra quasi una gioco magico, non si possa trovare nella realtà aumentata una possibile alleata per combattere problemi di carattere psicologico nel futuro prossimo?