Un campo nel quale la realtà aumentata sembra avere piuttosto successo è quello delle scienze geologiche. Un mese fa avevamo dato la notizia del progetto che la UCLA ha sviluppato per insegnare le scienze geologiche a grandi e piccini (ve lo ricordate? Si tratta di una sandbox che un proiettore e la realtà aumentata trasformano in un’attrazione che mostra i cambiamenti della terra, trovate l’articolo qui).

Oggi riportiamo un’altra bella notizia relativa a questo campo: Aranz Geo Limited, compagnia creatrice del software di modelling geologico 3D Leapfrog, ha rilasciato la beta version del suo strumento per realtà aumentata Leapfrog AR.

Leapforg AR permette ai suoi utenti di vedere dati geologici e modelli nel mondo reale; come affermato dal product manager Patrick Hollenbeck: “Immaginate di stare sul bordo di una miniera e di poter vedere sovrapposto il suo modello geologico”

“I geologi che vedono il modello possono usare la propria conoscenza del deposito e del terreno per fornire controlli visivi contestuali e collaborare nello sviluppo del modello di soluzione migliore. Questo dà anche l’opportunità ai geologi del territorio di vedere che cosa i geologi delle risorse reputino importante, e fornisce una base per ulteriori discussioni sull’argomento.”

“I geologi del territorio, i geologi delle risorse e i consulenti possono trasporre il modello nella realtà della miniera e vederlo nel contesto.” ha aggiunto Hollenbeck.

Possiamo immaginare l’importanza di un progetto del genere in un campo piuttosto complicato come quello delle scienze geologiche e come questo possa aiutare gli esperti nel miglioramento degli studi e dei lavori relativi all’argomento. Al momento Leapfrog AR è in prova sul campo con clienti selezionati per raccogliere feedback che aiuteranno a costruire la release successiva.

 

Secchiello e paletta in mano, una sandbox ripresa da una videocamera Kinect 3D, e come per magia la sabbia si trasforma in una mappa topografica tridimensionale.

Questi gli strumenti di un esperimento condotto dall’Università della California, Davis, che prevede l’utilizzo della realtà aumentata per mostrare in modo verosimile alcuni concetti di scienze della terra. Obiettivo del progetto portato avanti da Oliver Kreylos, è quello di innovare la didattica tradizionale e insegnare così agli studenti nozioni di tipo geografico, geologico e idrologico, in modo interattivo mediante un simulatore di territorio in realtà aumentata.

L’esperimento prevede che gli utenti si trovino una cesta contente sabbia vera, modellabile, questa viene ripresa da una videocamera 3D, collegata ad un proiettore che in tempo reale grazie alla realtà aumentata da vita ad una mappa topografica virtuale con forme e colori indicative delle peculiarità del territorio.

Così grazie alla realtà aumentata il paesaggio prende vita: dei semplici cumuli di sabbia diventano montagne, colline e  valli fluviali.  L’innovatività di questo progetto sta nella sua capacità di rappresentare in modo fedele i vari cambiamenti delle forme del paesaggio, superando cosi la staticità delle attuali mappe topografiche, non in grado di rappresentare la continua evoluzione del territorio.  Altro elemento interessante che questo sistema offre, risulta essere la possibilità di osservare il comportamento dell’acqua in base ai mutamenti del territorio grazie all’adozione di alcuni modelli matematici.

In virtù delle sue caratteristiche il simulatore di territorio consente di studiare in realtà aumentata fenomeni geologici passati e perché no costruire modelli previsionali futuri.

 

Curiosi di scoprire come funziona? Guardate il video

 

Nell’ avvenire del progetto, c’è la speranza di riuscire a riproporre questo sistema nei musei, regalando ai visitatori la possibilità di interagire in diretta con una sandbox, facendogli così vivere un’ esperienza emozionante e indimenticabile alla scoperta delle scienze della terra!