Addestramento degli astronauti con la realtà virtuale

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La realtà virtuale sta oggi ricoprendo un ruolo cruciale per l’addestramento degli astronauti prima delle missioni spaziali. Le principali agenzie spaziali internazionali come NASA, SpaceX, ESA e Australian Space Agency stanno investendo molto in questa tecnologia, che viene spesso abbinata a simulazioni subacquee, dove la spinta gravitazionale è meno evidente.

Titan Lake è un’esperienza di realtà virtuale (VR) sicura e pratica, tra le più quotate nel settore. L’utente indossa un visore VR, con cui potrà visualizzare delle simulazioni di ambienti spaziali, il tutto mentre viene immerso in una piscina. Questo consentirà agli astronauti di sperimentare l’assenza di peso dello spazio mentre galleggiano in acqua.

Il software permette di includere un’ampia gamma di simulazioni virtuali. Gli astronauti infatti potrebbero allenarsi in un’orbita lunare o un’orbita marziana, o potrebbero svolgere delle operazioni di manutenzione all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. Questo permette all’utente di reiterare l’addestramento fino al raggiungimento dell’obiettivo e di cambiare sessione con molta facilità.

Inoltre il sistema è brevettato per essere connesso a più dispositivi remoti per effettuare sessioni di training di gruppo, senza doversi spostare fisicamente in un unico luogo. Gli astronauti potranno quindi lavorare insieme in un ambiente di addestramento virtuale in tempo reale. Potranno vedere le stesse scene e collaborare come una squadra, il tutto per essendo in luoghi diversi. Un astronauta potrebbe essere nella piscina di addestramento a Brisbane e l’altro potrebbe essere nel laboratorio di galleggiamento NASA negli Stati Uniti.

L’esperimento NASA

La NASA ha recentemente sperimentato l’efficacia dell’addestramento degli astronauti in VR rispetto alle tradizionali istruzioni scritte. In ambienti a gravità ridotta, cose come la chiusura dei portelloni aperti e lo spegnimento degli incendi sono accompagnati da complesse procedure. Prima venivano usati compendi scritti con istruzioni passo-passo molto precisi che gli astronauti dovevano memorizzare. Ora invece si preferisce usare la realtà virtuale e somministrare agli allievi delle sessioni pratiche subacquee in cui imparano ad eseguire tutto, dalle riparazioni quotidiane al trattamento dell’appendicite. I risultati dell’addestramento VR sono stati spettacolari: i partecipanti sono stati in grado di eseguire i compiti necessari in un’ora. Con le tradizionali istruzioni scritte lo stesso risultato è stato raggiunto invece in 4 ore.