Spesso è la storia locale, dei medi e piccoli centri, più di quella con la famosa esse maiuscola, a risultare più coinvolgente, ad avere il più grande impatto visivo, quello che viene valorizzato al massimo dalla realtà aumentata. Christchurch, che non è esattamente un piccolo centro, ma una delle principali città della Nuova Zelanda, ha un motivo in più per raccontare la propria storia con immagini, suoni e aneddoti presentati e diffusi da una tecnologia capace di interagire in modo innovativo con il pubblico, qual è la realtà aumentata: la sua fisionomia è stata sconvolta dai forti terremoti del settembre 2010 e febbraio 2011 che hanno interessato la regione di Canterbury.
L’organizzazione New Zealand Historic Places Trust ha realizzato un progetto multimediale per valorizzare il ruolo e il patrimonio storico del distretto centrale di High Street, e far rivivere edifici e paesaggi distrutti dal sisma. “High street stories” è innanzitutto un sito web che raccoglie documenti fotografici e audio racconti, piccoli e grandi, che svelano i molteplici lati della storia del distretto cittadino, dal diciannovesimo secolo ai giorni che hanno preceduto i terremoti: non solo il patrimonio architettonico, quindi, ma anche i protagonisti della tradizione commerciale delle origini, le grandi famiglie, le fabbriche, i movimenti culturali dei diversi quartieri, il declino degli anni Settanta e la ripresa alla fine del millennio. L’omonima applicazione mobile in realtà aumentata, realizzata dallo Human Interface Technology Laboratory dell’Università di Canterbury e disponibile per il sistema Android, rende ancora più vivo questo patrimonio: visitando il distretto, le foto dei vari edifici e degli angoli dei quartieri nel loro aspetto prima del terremoto vengono visualizzati semplicemente inquadrando l’area con il proprio dispositivo; i punti colorati segnalano la presenza di informazioni aggiuntive, in forma di aneddoti e documenti audio o video. L’ HitLabNZ si è basato sulla precedente applicazione CityViewAR, appositamente creata per vedere, grazie all’uso di modelli tridimensionali, l’aspetto di Christchurch prima dei terremoti e delle conseguenti, necessarie, demolizioni.
La realtà aumentata serve quindi a rendere immediatamente disponibili e interattivi documenti che raccontano la storia locale più importante: la ricostruzione virtuale di quartieri ed edifici distrutti da un disastro naturale può contribuire alla ricostruzione reale di un tessuto sociale e culturale fondamentale per i cittadini.
Foto in copertina: David Hallett