Room2Room: Skype incontra la realtà aumentata

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Skype, il programma di videochiamate più famoso al mondo, ha cambiato le nostre vite in modo sostanziale: magari molti non se ne rendono neppure conto, ma la possibilità di sentire amici e cari più o meno lontani e guardarli negli occhi mentre si chiacchiera non era davvero così scontata sino a qualche tempo fa. L’avvento di Skype, legato a un internet sempre più disponibile, esteso e veloce, ha cambiato e migliorato le nostre abitudini.

Adesso Microsoft, proprietaria di Skype, sta progettando un nuovo passo nel processo di cambiamento già in atto: immaginate di non fermarvi allo schermo quando chiamate tramite Skype, ma di avere la possibilità di vedere la persona chiamata di fronte a voi, come se foste tranquillamente seduti nella stessa stanza. La divisione Microsoft Research sta lavorando per rendere possibile tutto ciò: il progetto si chiama Room2Room e proietta ologrammi dell’interlocutore di fronte a noi.

Come? Grazie a un sistema di proiettori e sensori Kinect e all’aiuto di un altro prodotto firmato Microsoft Research, il progetto che unisce videogiochi e realtà aumentata RoomAlive.

I test sono attivi già da qualche tempo, e hanno evidenziato come questo sistema, pur non essendo ancora perfetto quando si parla di percezione dello spazio e della presenza dell’altra persona se confrontato con la realtà, sia più produttivo della versione tradizionale di Skype. Uno dei test prevedeva infatti la soluzione di un puzzle da parte di 7 coppie: stando ai dati riportati da MIT Technology Review, quando le coppie hanno lavorato vis a vis hanno impiegato 2 minuti, utilizzando Room2Room sette e con Skype tradizionale 9 minuti. In proposito, leggiamo all’interno della documentazione rilasciata in seguito ai test da Microsoft Research in vista della conferenza sul social computing di San Francisco: “Risultati quantitativi suggeriscono che, com’era prevedibile, la comunicazione faccia a faccia è superiore in termini di tempo di completamento, senso della presenza e efficienza comunicativa”.

Per il momento non è previsto un lancio sul mercato nel prossimo futuro, ma di sicuro Microsoft non si lascerà però scappare la possibilità di sfruttare questa tecnologia.