Toyota Camatte e realtà aumentata al Tokyo Toy Show!

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Dal 19 al 21 Giugno si è tenuto il Tokyo Toy Show 2015, e non poteva mancare anche qualche progetto dedicato alla realtà aumentata; in particolare è spiccato quello di Toyota e della sua Camatte.

Il progetto Toyota Camatte è stato lanciato nel 2012 per avvicinare anche i più piccoli al mondo automobilistico, abituandoli sin da bambini alla guida ed educandoli alla gioia di possedere un’automobile. La casa automobilistica ha così creato una piccola auto, completa in ogni parte e funzionante, che possa essere guidata dai bambini con l’aiuto degli adulti e, soprattutto, possa essere facilmente personalizzata secondo le fantasie dei più piccini. Via libera, dunque, a macchine rosa, camioncini degli hot dog e camion dei pompieri!

Per un progetto così innovativo, ovviamente non poteva che essere utilizzata quella che delle tecnologie è tra le più all’avanguardia, ovvero la realtà aumentata; infatti da questa edizione del Toy Show, Toyota ha pensato ad un metodo ancora più semplice e con meno limiti per personalizzare la Camatte: per prima cosa salire in macchina e scattarsi una foto, poi, tramite l’apposita applicazione Camatte Vision ed un semplice tablet, i bambini possono scegliere il look della macchina, abbinando 13 tipi di corpo con 12 colori ed addirittura vedere un modello renderizzato della propria auto personalizzata correre su un (vero) percorso in miniatura con la propria famiglia a bordo!

La versione attuale della Camatte si chiama Hajime, parola che significa “inizio”, ma non è certo la prima: dal 2012 ne sono stati presentati ben sei modelli (Sora, Daichi, Takumi, 57s and 57s Sports), tutti funzionanti come macchine vere. A questo Tokyo Toy Show non era possibile guidare il modello, ma le famiglie han potuto sedervisi all’interno per scattare le foto da modificare con l’app.

Piccola curiosità: l’automobile ed il progetto sono stati chiamati “Camatte” non a caso, perché in giapponese questa significa “avere cura” e si intende come “avere cura degli altri” e, ovviamente, “avere cura dell’automobile”.