AR/VR tra i marketing trends del 2020
Realtà aumentata e virtuale saranno tra i trend di marketing più importanti per il 2020. A confermarlo sono stati non solo Hubspot, che ha incluso queste tecnologie nel documento dedicato ai “Social Media Trends for 2020“, ma anche le testate Ninja marketing e Key4biz.
Nell’anno corrente si stima che AR/VR verranno inserite nelle strategie di marketing di moltissime aziende, per migliorare l’esperienza dell’utente e creare engegement attraverso la gamification. Questo sarà possibile anche grazie all’arrivo del 5G che permetterà interazioni e scambi di dati più veloci.
I consumatori stanno infatti diventando più difficili da raggiungere con le classiche tipologie di contenuto (social media, video, advertising, …). Quindi brand stanno capendo che queste tecnologie sono una valida strada per produrre contenuti interattivi, che facilitano l’engagement. In questo modo possono comunicare in modo innovativo ad un pubblico senza limiti geografici.
Molti brand internazionali, come ad esempio Coca-Cola, stanno integrando la realtà aumentata in tutti gli aspetti della la loro trasformazione digitale, in particolare mirata verso le generazioni più giovani che tendono a fondere il mondo reale ed il monto digitale.
Sebbene la VR sia stata la più popolare delle due per molto tempo, si prevede che l’AR supererà la VR nel 2020 e entro il 2021, la VR non sarà in grado di recuperare il gap. Questo sarà possibile anche grazie ai visori per la realtà aumentata con lenti a profondità 3D che prossimamente arriveranno sul mercato.
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A Bologna il primo intervento chirurgico guidato dalla realtà aumentata
L’operazione è stata realizzata impiegando l’innovativo visore AR Vostars che posiziona nello spazio fisico le immagini virtuali, migliorando la messa a fuoco
Solo qualche giorno fa all’ospedale Policlinico Universitario S.Orsola di Bologna è stata eseguita con successo il primo intervento chirurgico al mondo guidato dalla realtà aumentata. Si tratta di una delicata operazione maxillo-facciale, per resecare e riposizionare mascella e mandibola al fine di ripristinare le funzionalità del morso.
Il chirurgo indossava un visore AR, che consente di aggiungere informazioni essenziali sul paziente e di far comparire le istruzioni nel campo visivo del medico, senza ricorrere ad un monitor esterno. Si tratta dell’innovativo visore Vostars dedicato esclusivamente alle operazioni chirurgiche e realizzato in collaborazione con l’Università di Pisa.
Il visore Vostars
Vicenzo Ferrari, ingegnere biomedico dell’Università di Pisa e coordinatore del team europeo che ha progettato il rivoluzionario visore Vostars, ha affermato: “Fino a questo momento la realtà aumentata non è mai stata sfruttata appieno in sala operatoria. I visori attualmente presenti sul mercato rendono disponibili a video i contenuti digitali, come per esempio il 3D dell’organo da operare, ottenuto da scanner radiologici. A causa della difficoltà di messa a fuoco del nostro occhio, che fa fatica a visualizzare contemporaneamente oggetti reali e digitali, queste informazioni non sono mai state visualizzate durante un intervento chirurgico. I medici le potevano visualizzare in AR solo prima dell’operazione, per prepararsi meglio all’intervento.”
La messa fuoco è stato uno dei punti cruciali del progetto. Focalizzarsi sugli oggetti virtuali implica infatti che ovviamente quelli reali siano visti sfocati, perché l’occhio li percepisce a due distanze diverse. Questa situazione non può accadere nel momento in cui il medico ha un bisturi in mano. Pertanto fino ad ora il monitor esterno è stata l’unica soluzione possibile, che però obbliga il medico a distogliere lo sguardo e la concentrazione dal paziente per ricevere le istruzioni.
Per ovviare a ciò il visore a lenti trasparenti Vostars proietta, nel campo visivo del medico e nel punto esatto del corpo del paziente, le informazioni necessarie a compiere l’operazione con successo. Ad esempio la linea di taglio virtuale compare con precisione sulla parte coinvolta, come se fosse stata tracciata da un pennarello. Questo processo colloca gli oggetti digitali sullo stesso piano di quelli reali, risolvendo il problema della messa a fuoco.
“Con il visore – conclude Giovanni Badiali, il chirurgo che ha eseguito l’operazione – prima dell’operazione abbiamo visualizzato i AR l’anatomia di scheletro facciale, mascellari e linee di taglio. Poi, durante l’intervento il dispositivo ha permesso di visualizzare una linea tratteggiata direttamente sull’osso del paziente, mostrando il percorso da seguire con lo strumento chirurgico. Con l’aiuto del visore siamo riusciti ad eseguire il taglio della mascella con la precisione richiesta“.
- Pubblicato il Healthcare con Realtà aumentata
La riabilitazione fisica con la realtà virtuale accelera la guarigione
Negli Stati Uniti, si stima che il tempo di attesa per un appuntamento dal fisioterapista sia intorno ai 30 giorni. Questi tempi dilazionati fanno sì che la strada della riabilitazione fisica per i pazienti diventi piuttosto lunga. Per coloro che hanno subito lesioni traumatiche cerebrali non basta solo la fisioterapia, a volte servono anche altre terapie come quella cognitiva, quella occupazionale, la logopedia, e molte altre. I tempi si diluiscono e gli spostamenti da un centro ad un altro possono diventare difficili quanto la terapia stessa.
Da qualche anno nei centri di riabilitazione e nelle cliniche ospedaliere americane si stanno adottando delle soluzioni in realtà virtuale per ridurre i tempi di recupero e per migliorare la gestione delle sessioni di terapia.
Combinando insieme I trattamenti cognitivi e fisici nelle esperienze di terapia VR, immediatamente si è riscontrato un aumento del livello di motivazione e di impegno nelle sessioni terapiche fruite dal paziente. I dati ed i rapporti sui progressi, che vengono elaborati dalle app VR, aiutano i fisioterapisti a gestire i loro rapporti con i pazienti. Pertanto la tecnologia è uno strumento utile non solo per il paziente ma anche per i terapeuti.
La terapia VR non va a sostituire quella fisica ma la integra, aiutando i malati a superare le proprie barriere mentali provocate dalle lesioni traumatiche subite. Ad esempio credono non poter fare la spesa al supermercato o cucinare o preparare il letto.
I pazienti, che pensano di non riuscire a fare determinate azioni nella vita reale, finiscono spesso per compierle nel mondo della realtà virtuale.
Allo stesso tempo, l’immersione nel mondo della VR permette loro di concentrarsi sulla loro terapia più di quanto non farebbero nella vita reale, senza avere distrazioni.
Superando le proprie barriere mentali ed essendo più concentrati, i pazienti fanno più progressi durante le sessioni di terapia VR, rispetto a quelle nel mondo fisico.
Infine le sessioni VR possono essere fruite ovunque senza bisogno di recarsi in un centro apposito. Basta indossare un visore di realtà virtuale per accedere all’esperienza. Gli spostamenti si riducono e le tempistiche di recupero di accorciano, accelerando quindi il processo di guarigione. Molte sessioni quindi possono essere svolte tranquillamente a casa mentre il terapeuta osserva i dati elaborati dall’applicazione VR.
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Experenti selezionata per Connext, l’evento di networking di Confindustria
Alla prossima edizione di Connext, l’incontro nazionale di partenariato industriale di Confindustria, parteciperà anche Experenti in quanto selezionata tra le startup più innovative d’Italia. Durante il 27 ed il 28 febbraio al MiCo – Milano Congressi, imprenditori, manager, startupper, istituzioni, enti e stakeholder si confronteranno su tematiche strategiche per la crescita ed il business.
Connext è il più grande evento di networking, organizzato da Confindustria per rafforzare l’ecosistema del business in una dimensione di integrazione orizzontale e verticale, di contaminazione con il mondo delle startup e di crescita delle filiere produttive.
L’edizione 2019 è stata un grande successo con numeri eccellenti. Sono stati coinvolti oltre 7.000 partecipanti tra imprenditori, manager, startupper e stakeholder, 450 espositori e 1.000 aziende registrate sulla piattaforma digitale Marketplace.
Per questa seconda edizione si punta ad un coinvolgimento massiccio del manifatturiero con le imprese industriali più rappresentative e a numeri di partecipazione più alti. Quest’anno l’evento si svilupperà intorno a 4 driver tematici chiave: Fabbrica Intelligente, Città del futuro, Pianeta sostenibile e la Persona al centro del progresso. Si tratta di leve di sviluppo, su cui viene composto il palinsesto degli eventi, che consentono alle imprese nazionali ed internazionali di attivare il matching tra di loro.
Durante la manifestazione Experenti sarà presente nell’area dedicata alla Fabbrica intelligente, per far conoscere le potenzialità di realtà aumentata e realtà virtuale nel mondo business. Queste tecnologie infatti possono migliorare non solo il processo produttivo ma anche incrementare il fatturato.
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Notre Dame in VR dopo l’incendio
Con Rebuilding Notre Dame, la cattedrale torna a rivivere in realtà virtuale
Dal 15 aprile 2019 Parigi non è più la stessa. Durante quella triste giornata, la cattedrale di Notre Dame, capolavoro di arte gotica nonché patrimonio dell’umanità UNESCO, è stata devastata da un terribile incendio. Le immagini drammatiche del rogo hanno presto fatto il giro del mondo, con milioni di telespettatori disperati che guardavano il crollo della guglia in diretta.
La struttura è stata pesantemente danneggiata, alcune stime ottimistiche hanno affermato che per effettuare gli impegnativi lavori di restauro serviranno almeno 5 anni. Cinque anni in cui la struttura resterà chiusa la pubblico. Ora Notre Dame vive solo nei ricordi di chi l’ha visitata in passato e nelle foto e nei video scattati prima della catastrofe.
Da qualche giorno però è stata lanciata una nuova esperienza VR “Rebuilding Notre Dame” in cui è possibile visitare la cattedrale prima e dopo l’incendio, indossando un visore di realtà virtuale Oculus. Il documentario porta l’utente all’interno della struttura per far vedere tutte le ferite che sono state riportate a causa del rogo dello scorso anno, attraverso filmati inediti. È possibile comparare le immagini del pre del post incendio per constatare ancora meglio tutti i danni subiti.
Nel documentario è possibile assistere anche alle interviste di alcuni personaggi chiave come Patrick Chauvet (Rettore Arciprete di Notre Dame), General Jean-Louis Georgelin, (alla guida dell’organo pubblico incaricato del restauro di Notre-Dame), Anne Hidalgo (Sindaco di Parigi) e Jean-Michel Leniaud (storico specializzato in storia dell’arte e Presidente della “Società degli amici di Notre Dame”).
La realtà virtuale rende l’esperienza ancora più coinvolgente. L’immersione dell’utente nella scena, infatti, alimenta ancora di più la sensazione di tristezza e di impotenza provata nel momento in cui il mondo ha visto la Cattedrale in fiamme.
Il documentario è disponibile gratuitamente (a questo link) nello store Oculus per tutti i visori del brand.
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Anche al Festival di Sanremo arriva la realtà aumentata
Gli effetti in realtà aumentata compaiono anche al Festival di Sanremo. Nella seconda serata della settantesima edizione della kermesse, infatti, gli organizzatori hanno sorpreso il pubblico con un tocco di “magia”.
Durante l’esibizione dell’ospite Zucchero improvvisamente dei giganteschi monoliti di pietra a forma di elefante si sono innalzati ai lati del palco. I grossi blocchi di pietra hanno così nascosto i due rami dell’orchestra, enfatizzando lo stile unico del cantante e della sua band.
La scena è stata ripresa con un’apposita telecamera AR che ha fatto apparire gli effetti solo per il pubblico a casa. Anche la regina del pop Madonna ha utilizzato la stessa tecnologia durante gli scorsi Billboard Music Awards (ecco qui l’articolo dedicato).
E voi avete visto la realtà aumentata a Sanremo?
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