Microsoft HoloLens enters Volvo showrooms

During last times, automotive companies seems really unchained when it’s about augmented reality: during last month only, we talked about Honda’s vehicles/prototypes and Hyundai’s owner’s manual, and today we report the news of the collaboration between Volvo and Microsoft.

The two companies are working on a project that engages them both, since the objective is to insert Microsoft’s famous headset, HoloLens, inside Volvo’s showrooms.

The first demonstration with a prototype took place in Microsoft headquarters in Redmond, Washington, where Volvo presented their new S90 mid-size luxury sedan: with the help of augmented reality the automotive company was able to show a full-size three- dimensional holograms of the car itself and cross-sections of its parts, as well as a holographic test-drive demonstration of the semi-autonomous driving system and its safety features.

To do so, Microsoft converted a large room in its headquarters into a mock Volvo showroom; inside the place, the viewers were walked around by an hologram explaining the designers’ choices, while another hologram was making possible to choose among the car features and colors. The visitors were able to choose the favorite features and to view the custom car in front of their eyes. This makes possible to see the vehicle even before it is produced.

The presentation of the product and the choice of colors are just only two little pieces of what augmented reality can do: in fact, other than being a spectacular and innovative way to show the products, it is pretty useful to point out some features that would be difficult to show either way: it is an example the automatic stopping for collision avoidance, new function of the vehicle, hard to demonstrate in a real-life test drive.

Le aziende automobilistiche negli ultimi tempi sembrano davvero scatenate quando si parla di realtà aumentata: solo nell’ultimo mese abbiamo parlato dei veicoli/prototipo di Honda e del manuale del guidatore di Hyundai, oggi riportiamo invece la notizia della collaborazione di Volvo e Microsoft.

Le due compagnie, infatti, stanno lavorando a un progetto che le vede coinvolte entrambe, dato che l’obiettivo è quello di portare il famoso visore a realtà aumentata HoloLens di Microsoft all’interno degli showroom Volvo.

La prima dimostrazione con prototipo si è già tenuta nelle sedi Microsoft a Redmond, Washington, dove Volvo ha presentato la sua nuova berlina S90: con l’aiuto della realtà aumentata la casa automobilistica ha potuto mostrare un ologramma a dimensione naturale dell’auto e delle sue sezioni e anche una dimostrazione olografica di una sessione con il sistema di guida semi-autonoma e delle funzionalità di sicurezza del mezzo.

Per fare ciò Microsoft ha trasformato una delle grandi sale del suo quartier generale in uno showroom Volvo; all’interno della sala gli spettatori sono stati accompagnati da un ologramma nella spiegazione delle scelte dei designer della Volvo S90, mentre un altro ologramma permetteva di consultare tutte le variabili del modello esistenti. Il visitatore poteva quindi scegliere il colore e le feature preferiti e visualizzare l’automobile personalizzata proprio di fronte ai propri occhi. Questo permette dunque di avere di fronte l’auto ancora prima che venga prodotta.

La presentazione del prodotto e la scelta dei colori sono solo una piccola parte: infatti la realtà aumentata, oltre a rappresentare un metodo spettacolare e innovativo di mostrare il proprio prodotto, che in tal modo sicuramente non passerà inosservato, è anche utile per mostrare alcune feature che sarebbero altrimenti difficili da far comprendere, come per esempio in questo caso lo stop automatico per evitare incidenti, una delle nuove funzioni di sicurezza della berlina.

After innumerable tests, most of which between the walls of the University, finally was successfully made the first surgery with the help of augmented reality.

A group of Polish cardiac surgeons, all from the Institute of Cardiology in Warsaw, successfully used an augmented reality headset to restore the blood flow in the blocked artery of a 49yo patient. The device, an headset made from a Google Glass, displayed data about the patient in front of the doctors’ eyes, among which also the tomographic images of the arteries, that drove the operation to success.

One of the main advantages of the use of devices as Google Glass in surgery is that they leave the hands free, so the doctor can operate with more autonomy. While he does so, information and images are displayed on the side of his field of view, on the glasses’ lenses, superimposed to reality: in the Warsaw’s case in front of the surgeons’ eyes were showed the 3D reconstruction of the heart.

This kind of operation is generally pretty difficult to perform, but thanks to this device the doctors were able to find the blocked artery easily and to insert in the heart also two stents: this is the demonstration that the new technologies, augmented reality in primis, can be very useful in a delicate and important field as the medical one.

Maksymilian Opolski, author of a paper on the operation in the Journal of Cardiology, said: “This case demonstrates the novel application of wearable devices for display of data sets in the catheterisation lab that can be used for better planning and guidance of interventional procedures. It also provides proof of concept that wearable devices can improve operator comfort and procedure efficiency in interventional cardiology.”

Dopo innumerevoli prove, per lo più tra le mura delle Facoltà di Medicina, è stata portata a termine con successo la prima operazione vera e propria effettuata con l’ausilio della realtà aumentata.

Un’equipe di cardiochirurghi polacchi, tutti provenienti dall’Istituto di Cardiologia di Varsavia, ha infatti utilizzato con successo un visore a realtà aumentata per liberare l’arteria bloccata di un paziente 49enne. Il dispositivo, un visore ottenuto modificando un modello di Google Glass, è servito per proiettare di fronte agli occhi dei medici diverse informazioni sul paziente, tra cui anche le immagini tomografiche delle arterie, che hanno guidato l’operazione verso il successo.

Uno dei maggiori vantaggi dell’utilizzo di dispositivi quali Google Glass nella chirurgia è che non vi è bisogno delle mani per l’utilizzo dello stesso, lasciando dunque il medico libero di agire e operare con maggiore autonomia. Nel mentre informazioni e immagini vengono proiettate a lato del suo campo visivo, sulle lenti degli occhiali e sovrimposte alla realtà: in questo caso, in particolare, tra le altre informazioni di fronte agli occhi dei medici era proiettata la ricostruzione 3D del cuore da operare con tutte le indicazioni necessarie per farlo.

Questo tipo di operazione è in genere piuttosto difficile da portare a compimento, ma grazie al dispositivo i medici sono stati in grado di trovare l’arteria ostruita più semplicemente e immettere nel cuore anche due stents: ecco dunque dimostrata praticamente l’utilità delle nuove tecnologie, realtà aumentata in primis, in un campo delicato e importante come quello medico.

Marksymilian Opolski, redattore del documento relativo all’operazione sul Journal of Cardiology, ha detto: “Questo caso dimostra la nuova applicazione di dispositivi indossabili per la visualizzazione di dati interni al laboratorio di cateterizzazione che possono essere utilizzati per un pianificare e guidare meglio le procedure di intervento. Fornisce anche prova del concetto che i dispositivi indossabili possano migliorare il comfort dell’operatore e l’efficienza delle procedure nella cardiologia interventistica.”

Digital owner’s manuals are pretty common these days, but how many augmented reality ones you can list? Difficult question, isn’t it? In few time the answer will be easier to give thanks to the South Korean automotive company Hyundai, that soon will be the first releasing a tool like this.

The company’s project is to release in 2015 the app Hyundai Virtual Guide, technologic version of the classic paper owner’s manual that, through a smartphone or a tablet and augmented reality, will let the drivers learn more on features, maintenance and repairs of their vehicle.

For the creation of this app, Hyundai followed the answers that their clients gave to some surveys to determine which parts and features on a vehicle were most confusing or difficult to understand and built the app around them; inside Virtual Guide there will be also 82 how-to videos, six 3D overlay images that appear once users scan areas of their vehicle like the engine bay and more than 50 informational guides.

Among these, the app will be able to identify and provide information about the air filter, smart cruise control, Bluetooth phone pairing, warning indicators, clock, engine oil, brake fluid, fuse box and smart trunk.

“The Virtual Guide is aimed at educating our owners on how to use the functions and features of their vehicle,” said Frank Ferrara, executive vice president, customer satisfaction, Hyundai Motor America. “We modernized the idea of an owner’s manual to provide the highest-quality user experience for the growing population of tech savvy consumers.”

Hyundai Virtual Guide will be at first compatible with Hyundai Sonata 2015, recognizing more than 45 major features of this model, but it will cover other vehicles in the future.

I manuali digitali sono una realtà molto comune, ma quanti manuali in realtà aumentata vi vengono in mente? Domanda difficile, vero? Tra qualche tempo, tuttavia, rispondere sarà più semplice grazie alla casa automobilistica sud coreana Hyundai, che a breve sarà la prima a rendere disponibile uno strumento del genere.

Il progetto della compagnia, infatti, è quello di rilasciare entro fine 2015 la app Hyundai Virtual Guide, versione tecnologica del più classico manuale cartaceo dell’auto, che tramite l’uso di un semplice smartphone o tablet e la realtà aumentata, permetterà agli automobilisti di sapere tutto sulle caratteristiche, riparazione e manutenzione della propria automobile.

Per la creazione di questa app, Hyundai ha seguito le risposte a diversi sondaggi sottoposti ai propri clienti, in modo da comprendere quali siano le parti delle automobili meno comprensibili e inserirle nelle spiegazioni; inoltre all’interno di Virtual Guide vi saranno ben 82 video esplicativi, sei immagini in sovrimpressione 3D che appariranno al momento della scansione di determinate aree dell’automobile e più di 50 guide informative.

Tra queste, in particolare, l’app sarà in grado di riconoscere e dare informazioni su parti dell’auto quali filtro dell’aria, bluetooth, indicatori, orologio, filtro dell’olio, quadro elettrico…

“Lo scopo di Virtual Guide è di educare i possessori delle nostre macchine all’utilizzo delle funzionalità del proprio veicolo” ha detto Frank Ferrara, vice presidente di Hyundai Motor America. “Abbiamo modernizzato l’idea del manuale del proprietario per fornire un’esperienza della più alta qualità possibile per la crescente fetta di consumatori esperti di tecnologia.”

La nuova app al suo lanciò sarà compatibile con la Hyundai Sonata 2015, riconoscendone 45 principali funzionalità, ma verrà poi estesa ad altri modelli.

Every fashion addicted’s dream is to try on dozens of articles without having to undress and dress again to wear them all: dresses, bags, bijoux, accessories…imagine you can see them on you simply choosing the ones you like from a catalogue.

This kind of solutions, thanks to augmented reality, is starting to be used more often by retail companies all around the world; today we go to India to talk about the new project by Shoppers Stop, retail company counting 74 stores in different cities all around the country and featuring also a big online presence. It’s probably thanks to its love for the web and the virtual world, that the company thought it was a good idea to make easier for clients to choose products trying them on virtually thanks to augmented reality.

The system is easy: you enter a dressing room in which there’s an augmented reality mirror, called “Magic Mirror“; through the mirror you can choose among 1500 products sold by the company and in the time of a second you can see them directly on you. You can also mix and match the products, wearing more than one at time.

For now there’s only one Magic Mirror inside a shopping mall in Mumbai, but the enthusiasm that clients showed for this device makes everyone think that soon it will be pretty common; Aanchal Kumar, a client of the mall, said about it: “Shoppers Stop’s Magic Mirror is a really fun and fascinating concept. I’ve virtually tried on about 25 dresses in a matter of seconds and without needing to use a trial room at all. How cool is that?”

If you are curious of trying augmented reality in a shopping situation, you don’t have to travel to Mumbai: you can do it right now with Experenti’s free app (Android, iOS) and our kit; one of our example tags is set inside a clothes shop and you will meet a nice virtual assistant.

Il sogno di ogni fashion addicted è quello di poter provare decine di articoli senza il disturbo di doversi svestire e rivestire per indossarli tutti: vestiti, borse, bijoux, accessori…immaginate di poterli vedere indosso semplicemente scegliendoli dal catalogo.

Soluzioni del genere, grazie alla realtà aumentata, iniziano a essere ideate da varie catene del mercato retail in giro per il mondo; oggi vi portiamo in India per parlare del nuovo progetto di Shoppers Stop, compagnia di retail con circa 74 negozi in diverse città in giro per il paese e con una forte presenza online. Probabilmente è proprio questa propensione per il web e il virtuale che ha portato l’azienda a pensare di aiutare i propri clienti nella scelta degli acquisti con un sistema a realtà aumentata che permette di provare virtualmente indosso i prodotti prima di passare alla cassa.

Il sistema è semplice: si entra dentro un camerino nel quale si trova uno specchio a realtà aumentata chiamato “Magic Mirror”; tramite lo specchio si può scegliere tra un range di ben 1500 prodotti venduti dalla compagnia e in un attimo poterli rimirare direttamente indosso. I prodotti possono anche essere abbinati come più aggrada, indossandone più d’uno per volta.

Per il momento il Magic Mirror è solo uno e si trova all’interno di un centro commerciale di Mumbai, ma l’entusiasmo con il quale è stato accolto dai clienti della compagnia fa pensare che presto potrà diventare una realtà comune in India; ecco infatti cosa ne pensa Aanchal Kumar, cliente del centro commerciale: “Il Magic Mirror di Shoppers Stop è un’idea davvero divertente e affascinante. Ho provato circa 25 vestiti mettendoci un secondo e senza aver bisogno di usare il camerino. Non è meraviglioso?”

Se siete curiosi di provare la realtà aumentata in una situazione di shopping, non dovete andare a Mumbai: potete farlo con l’app gratuita Experenti (Android, iOS) e il nostro kit di schede di esempio; potrete trovarne una ambientata proprio dentro un negozio di abbigliamento, nel quale potrete incontrare una simpatica un’assistente virtuale.

We could say that augmented reality had its beginnings no less than at the dawning of ‘900: the writer L. Frank Baum, author well-known for his popular “The wizard of Oz”, in 1901 was the first one theorizing an electronic display that could add data to reality. For many, anyway, the birth of this technology dates to the beginning of the ’60s, when Morton Heilig invented his Sensorama, a machine that could augment reality with visual content, sounds, vibrations and smells.

There are then many other milestones until our days, but we think it’s reasonable to start talking about a real development of augmented reality as we know it around 2008, when for the first time this technology was mentioned inside the Gartner’s Annual Report about emerging technologies. The document predicted a development of augmented reality after at least ten years.

In 2009 were born the first realities joining augmented reality and geolocalization, based mostly on GPS coordinates: we are talking about Wikitude, Junaio and Layar.

It will be from 2010-2011, anyway, that the augmented reality field will finally start to seriously develop, thanks to the growth of the invested budgets and the development of the smartphones’ market. It will be in this period that the software will start reading always more data: starting from barcodes, QR codes and AR markers, they will soon reach image recognition and other advanced methods. These are the years during which some of the biggest player of augmented reality market are born: their names are Blippar, Zappar and Aurasma.
Also, 2010 was the year that another important AR reality was born: its name was Quest Visual and it was an app for automatic translation from a language to another thanks to augmented reality. Does this reminds something to you? That’s right: Quest Visual will be purchased by Google in 2014 and it will become one of the most famous features of Google Translate.

During these last years, the use of augmented reality and the creation of apps related to it have grown, but probably not as much as it was expected: this technology is not yet finding a space in the users’ daily life, not even of the passionate ones. Why? Probably it is because the big companies in this field focused more on the number of big brands they could get experimenting with the new marketing frontiers instead of widening the trend on the market.

Nonetheless, Gartner’s data seems to be confirmed from the previsions: between 2018 and 2019 it seems that the reach of augmented reality mobile market will be around $2.4 billion in revenues.

Potremmo dire che la realtà aumentata ha avuto i suoi albori nientemeno che agli inizi del ‘900: lo scrittore L. Frank Baum, autore conosciuto per il famosissimo “Mago di Oz”, nel 1901 fu il primo a teorizzare un display elettronico che potesse aggiungere dati alla realtà. Per molti, invece, la nascita di questa tecnologia data verso gli anni ’60 quando Morton Heilig inventò il suo Sensorama, macchinario cinematografico che aumentava la realtà con contenuti visuali, suoni, vibrazioni e odori.

Vi sono poi molti altri traguardi pionieristici sino ai giorni nostri, ma pensiamo si possa iniziare a parlare di sviluppo vero e proprio della realtà aumentata come la conosciamo noi circa dal 2008, quando per la prima volta questa tecnologia venne nominata all’interno del Gartner’s Annual Report tra quelle emergenti. Il documento prevedeva uno sviluppo di una certa portata dopo un minimo di dieci anni.

Nel 2009 nacquero le prime realtà che univano realtà aumentata e geolocalizzazione, basandosi principalmente sulle coordinate GPS: stiamo parlando di nomi come Wikitude, Junaio e Layar.

Sarà dal 2010-2011, però, che il campo della realtà aumentata inizierà a svilupparsi seriamente, grazie alla crescita dei budget investiti in questa tecnologia e lo sviluppo, importantissimo, del mercato degli smartphone. E’ in questo periodo che i software inizieranno a decifrare sempre più dati: partendo da codici a barre, QR codes e AR markers, si arriverà a immagini e altri metodi più avanzati. Questi sono gli anni nei quali nascono anche alcuni dei maggiori player sul mercato della realtà aumentata: si tratta di Blippar, Zappar e Aurasma.
Il 2010 fu inoltre l’anno della nascita di Quest Visual, app che permetteva la traduzione simultanea in diverse lingue tramite realtà aumentata. Vi ricorda qualcosa? La vostra risposta è di certo quella giusta: Quest Visual nel 2014 verrà acquistata da Google, che la inserirà all’interno del suo Google Translate.

In questi ultimi anni, l’utilizzo della realtà aumentata e la creazione di app ad essa collegate sono cresciuti, ma probabilmente non quanto ci si sarebbe aspettato: infatti questa nuova tecnologia non trova ancora spazio nella vita quotidiana degli utenti, neppure di coloro che ne sono appassionati. Perché? Probabilmente i grandi nomi relativi a questo campo si sono concentrati maggiormente sul numero di grandi brand che hanno voluto sperimentare con nuove frontiere di marketing invece di estendere il trend sul mercato.

Nonostante ciò, i dati di Gartner sembrano essere confermati dalle previsioni: tra 2018 e 2019 si prospetta un raggiungimento di ben 2,4 miliardi di ricavi per il mercato mobile della realtà aumentata.